ANTONIO VIVALDI (Venezia 1678 – Vienna 1741) – Concerto in Fa minore per violino, archi e continuo “L’Inverno”, op. VIII n. 4 / RV 297, da “Il cimento dell’armonia e dell’invenzione” 1725
Trascrizione per organo del Maestro Luigi Scopel
Organo Callido 1791 della Chiesa dei Ss. Simone e Taddeo di Borca di Cadore.
I. Allegro non molto (00:00)
II. Largo (03:30)
III. Allegro (05:11)
Nelle foto: Partitura della prima esecuzione.
Ascoltare questo brano è immergersi nelle tempeste di vento tra le fronde di antiche querce. Ora carezzate ore scosse con amorosa violenza come solo il vento sa fare in mezzo alla natura. E assistiamo al lento scendere della neve, al ricoprirsi candido delle foglie, allo scivolare dei fiocchi quando il vento scuote le fronde. all’irrigidirsi dei torrenti e al loro fremere nascosto sotto il velo di ghiaccio.
Tutto questo l’abbiamo dimenticato, chiusi al caldo delle nostre stanze e nel buio dei nostri timori e/o fobie.
È formale che io ringrazi Luigi per aver pubblicato sul suo blog questo brano e te, Marino per averlo rebloggato? Forse agli occhi di chi non può comprendere.
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siamo tutti muti ciechi e sordi
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