Visioni

Mutazioni del Silenzio

Sculture (Gianfranco Timossi)

Nei tempi antichi era assai comune un modo di pensare molto diverso dal nostro: quando oggi se ne parla, specie facendo riferimento a popoli lontani o nel tempo o dalla nostra realtà quotidiana, lo si definisce, forse con un po’ della nostra supponenza da esseri civili (che poi su questo “civili” ci sarebbe da dire) “pensiero magico”.

Non era esattamente un pensiero, era qualcosa di più, era anche uno sguardo, era soprattutto un “vedere”.

Così i nostri antenati sapevano che i boschi erano pieni di creature semidivine, anzi, meglio, gli alberi (ma anche le acque, dalle sorgenti ai fiumi) erano creature loro stessi.

Invisibile non vuol dire inesistente, significa semplicemente che i nostri occhi non riescono a vederlo.

Forse gli occhi non bastano. Forse ci vuole qualcosa di diverso in aggiunta.

Gianfranco Timossi non solo è in grado di “vedere” ma anche di mostrare agli altri quello che lui vede…

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