di Piera Mattei
Comincerò con l’esprimere un giudizio rotondo: Cronache di estinzioni è la raccolta poetica di Lucetta Frisa che più ho amato.
Conosco la poesia di Lucetta da decenni e da decenni conosco la sua persona, godo del privilegio della sua amicizia, e mi azzardo quindi a dire che questo libro mi sembra quello che meglio esprima la forza del carattere della sua autrice. Perché di questo stiamo parlando di una “ricerca poetica… autorevolmente intrepida e impaccabile” come scrive Elio Grasso concludendo la sua dedicata Introduzione.
Questo significa che, dopo cinquanta anni di scrittura, l’ispirazione di Lucetta non sembra accusare stanchezza anzi si mostra in continua evoluzione e si è condensata in qualcosa di nuovo. Con questo non si intende dire che qui la poesia ha conquistato una voce più “bella”. Sto solo parlando di una voce che raggiunge me con maggiore forza.
E, a proposito di quella
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