
Il travaglio del tempo
tesse in ogni mio gesto un’ombra
la rende sempre più vasta
come una nuvola gonfia di tempesta.
Squarcia il sapore della vita
si scaglia contro promesse folli.
Sentendola alle spalle mi chiedo
se sia un’ombra o un incubo.
La immagino ed è bianca
come le lenzuola di ogni notte.
Quando mi appare innanzi
la guardo in silenzio
e gli occhi le diventano rossi.
Vedo le sue mani magre
il suo cuore
un grappolo di pietre
sepolte dalla cenere.
Tracce di sale sulle labbra
che mi sorridono illividite
e schiudono le porte del lamento.
La lingua
pugnale sottile
i denti
aratri aguzzi
si staccano dal palato
mi penetrano nelle ossa
mi feriscono alle spalle.
Fingo d’ignorare la sua esistenza
ma lei insiste
ad accarezzarmi l’incerto
tremore delle mie mani.
È il senso che manca
– le dico – Ma non importa.
Le…
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Grazie sempre della condivisione, Marino🙏💙💙
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