Malaparte a Capri: il rito

L'Archipendolo

poi, prima di andarsene, mi domandò se avessi comprato la casa già fatta, o se l’avessi disegnata e costruita io. Gli risposi – e non era vero – che avevo comprato la casa già fatta. E con un ampio gesto della mano, indicandogli la parete a picco di Matromania, i tre scogli giganteschi dei Faraglioni, la penisola di Sorrento, le isole delle Sirene, le lontananze azzurre della costiera di Amalfi, e il remoto bagliore dorato della riva di Pesto, gli dissi: «Io ho disegnato il paesaggio».[1]

Così Malaparte, con uno studiato ed efficace artificio letterario – nel suo romanzo più famoso – presenta al generale Rommel (che gli fa visita a Capri) la sua casa di punta Massullo.

E’ una provocazione. Ma, oltre che provocatorio, il maledetto toscano è, di sicuro, anche irriconoscente nei confronti dell’architetto Adalberto Libera, al quale, in questo modo, della sua splendida residenza…

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