La notte (…) guardavamo il mare immenso, percorso da riflessi biancoverdastri, uno accanto all’altro, appoggiati al parapetto, ma ognuno lontano dall’altro, volando sul proprio aereo verso le stratosferiche regioni del sogno. Lì abbiamo capito che la nostra vocazione, la vera vocazione, era viaggiare in eterno per le strade e i mari del mondo. Eternamente curiosi; osservando tutto ciò che potesse comparire davanti alla vista. Annusando ogni angolo, ma sempre con discrezione, senza piantare radici in nessuna terra, né fermandoci a studiare il substrato di qualcosa; la periferia ci bastava [Latinoamericana, Ernesto Che Guevara, trad. P. Cacucci e G. Corica]
Ernesto e Alberto sono due giovani studenti di Medicina che decidono di partire per un lungo viaggio attraverso il Sudamerica nel dicembre del 1951. In sella alla Poderosa, la loro motocicletta, partono da Córdoba, Argentina, animati da un invidiabile entusiasmo giovanile.
Il viaggio li cambiae li fa crescere
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