Lorenzo Quinn, The four loves
Tengo il passo che tiene la vita
lungo le strade sbilenche. Alle sue spalle
seguo il profumo che lascia
a piedi nudi calco le sue orme.
A volte mi ritrovo nel dedalo degli anni
a calpestare
il fango d’un amore perduto,
a volte mi perdo
in una stanza vuota e incolore
dove mi parla un aldilà incerto.
E la vita continua il suo cammino cieco.
La seguo come un uomo stupito
di quello che m’insegna e di quello che capisco.
Sul mio volto scendono
le lacrime che non voglio.
Con i sorrisi accendo la maschera del viso.
Il mio cuore ignaro pesa sullo stesso piatto
quello che ho dato e ciò che ho ricevuto.
Vorrebbe con la vita un perfetto equilibrio
tra i conti del passato e quelli che verranno.
Ma sul display della bilancia crescono
al crescere degli anni i numeri rossi.