Quando nel 1955 la giovane e timida Wardiya lascia la sua famiglia per andare a lavorare come medico a Diwaniya, nel sud dell’Iraq, erano ancora poche le donne medico in tutto il paese.
Di sicuro lei era la prima dottoressa mai sbarcata col treno in quel paesino tranquillo e conservatore, a metà strada tra la capitale Baghdad e Bassora, il grande porto commerciale dell’Iraq. Ben presto Wardiya diventa la ginecologa di riferimento per le donne della zona: apre il primo reparto maternità dove lei, cristiana, cura le donne di ogni religione e provenienza. A Diwaniya conosce suo marito, un bel medico biondo e con gli occhi azzurri, si sposa e fa quattro figli, che negli anni emigrano alla spicciolata per sfuggire dal loro paese crudele.
A Diwaniya, Wardiya osserva l’evolversi dell’Iraq, da giovane Repubblica piena di promesse, poi ostaggio dei tanti colpi di Stato, fino alla trasformazione in un buco…
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