Fra gli interpreti più espliciti della volontà e del bisogno dei lettori di esprimersi a proposito delle proprie letture e di ascoltare altri lettori, mi piace citare Peter Bichsel, riferimento importante per chi ha scelto di occuparsi di lettura condivisa.

Lo scrittore svizzero pubblicò nei primi anni ‘80 del XX secolo un libretto con alcune “lezioni” tenute all’Università di Francoforte, in Germania. In Italia il libro venne pubblicato da Aelia Laelia Edizioni con il titolo “Il lettore, il narrare”. Una delle lezioni è “La lettura”, semplicemente. In essa Bichsel parla soprattutto di se stesso in quanto lettore. Ma nelle prime pagine ci racconta uno strano episodio che allarga improvvisamente il campo visivo e mette a fuoco la motivazione dei lettori “a condividere la lettura”, che, aggiungo io, credo sia il motore della partecipazione ai gruppi di lettura.
Bichsel aveva ottenuto un premio che lo rendeva…
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