Chiedendomi quali siano le opere che meglio rispecchiano l’America della grande depressione, mi rendo conto che la mano che le ha realizzate grossomodo è una sola: ovviamente mi riferisco a quella di Edward Hopper, l’uomo che più di tutti ha saputo immortalare lo spirito di quegli anni e le difficoltà di un continente giovane che vive in questa fase gravi squilibri.
Per di più, questo artista non è soltanto un bravo ritrattista del mondo che ha di fronte. In effetti quello che secondo me lo rende grande e sempre attuale è soprattutto la sua capacità di riportare sulla tela dei tratti della natura umana, quei caratteri profondi capaci di emergere dalle scene che dipinge, a prima vista così semplici.
Nei pochi personaggi che popolano i suoi quadri l’osservatore può vedere l’irrequietezza umana, l’insoddisfazione, la solitudine ed il desiderio di altrove.E vedendole, sicuramente una parte del suo cuore si emoziona.
Ecco, per celebrare al…
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