Carnevale

" Vola alta parola"

Carnevale-di-Venezia[1] Maschere

 

 

Navighiamo smisurati silenzi

in riflesse vie d’acqua

per lagune e navigli in vuote calli

mentre lontano impazza il Carnevale;

 Venezia giace, cupola sommersa,

nell’oro di un riverbero lunare

sotto un ponte di pietra.

Quanto lontana è l’eco del clamore

dal nostro entrare insieme nella notte

a sussurrare, soli e senza maschera,

una gioia segreta

 dove un solo gabbiano

attende al caldo nido!

Altrove vanno i ghiacciati teatranti

di liturgie fittizie, processioni

che incalzano il domani.

E noi, noi che faremo

alla fine dei suoni?

Nasconderemo il nostro mondo strano

dalla diversità, saremo in due

a entrare nel silenzio.

Marisa Cossu

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