“Graca a Deus” un film di Leonardo Casali (Sub-ITA)

Nel 1888 fu abolita la schiavitù in Brasile e solo dopo sette anni, arrivarono via mare, oltre a tantissimi italiani, 84 famiglie originarie della piccolissima Repubblica di San Marino.
456 persone, il 5% della popolazione di allora, quasi tutti analfabeti e ignari della posizione geografica del Brasile.
Fu un’emigrazione definitiva. Non ebbero mai più la possibilità di ritornare nella loro terra d’origine.
Abolita la schiavitù, i lavoratori immigrati sostituirono completamente gli africani nella coltivazione del caffè.
Le condizioni di vita nelle piantagioni erano pessime. I lotti a loro assegnati non erano altro che foresta vergine da ripulire per poter iniziare a coltivare la terra.
I procacciatori di emigranti, che percorrevano paesi e campagne per assicurare il pieno carico di persone alle navi dirette verso il Brasile, raccontavano ai contadini che i soldi si sarebbero raccolti con il rastrello, ma ben presto, questi emigranti, furono costretti a vendere tutto ciò che possedevano per non morire di fame.
Fu così che cercarono di dimenticare la loro terra, i loro famigliari, gli amici e smisero di raccontare ai figli da dove provenivano, tanta era la sofferenza.
Dopo cent’anni, Federico Carattoni, un professore sammarinese, si recò a Muqui in visita ai parenti italiani della moglie.
Ben presto si accorse di essere circondato da persone con cognomi tipici di San Marino, ma che non avevano nessun ricordo del paese d’origine dei loro nonni.

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