Sul blog di Ettore Fobo c’è una bella recensione a La solitudine del cittadino globale, saggio sociologico di Zygmunt Bauman, recentemente scomparso pochi mesi fa. Un estratto dalla interessante disamina che fa dell’attuale sistema economico imperante il colpevole delle immani disfatte sociali di questi decenni:
Egli vede con chiarezza quel “disfacimento della società” non dettato da una generica crisi di valori ma da un incrinarsi nella capacità di giudicare dovuto all’influsso del consumo, di un mondo fatto per essere consumato e non più realmente esperito. È il trionfo di edonismo superficiale e imposto dal Mercato e legato al soddisfacimento immediato, che la società con i suoi metodi coercitivi impone come unica possibilità per vivere una vita piena. Non c’è alternativa, come dicono spesso i politici e ci ricorda Bauman, la mancanza di quest’alternativa è la prova che la libertà individuale, che pure a parole è tanto…
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