“Chi non conosce il famoso quadro di William Turner Il ramo d’oro?”
Questo è l’incipit di uno dei più famosi libri di antropologia e mitologia della storia della letteratura. Un racconto avvincente che prende inizio dalle sponde del lago di Nemi, il famoso specchio di Diana, acque tranquille incastonate in mezzo ai colli Albani. Boschi intricati, ricchi di ontani, querce e castagni, insaporiti dagli aromi del rosmarino e del mirto selvatico.
In questo ambiente primigenio vaga un’ombra ansiosa, “una figura scura che cammina avanti e indietro, con un luccichio di acciaio sulle spalle, ogni volta che una pallida luna, sbucando da uno squarcio nelle nubi addensate, lo sbircia attraverso l’intrico dei rami”. Non è un Dio antico è un uomo, un sacerdote consacrato a Diana dei boschi. Perché all’interno del santuario di Nemi cresceva un albero da cui era proibito staccare un ramo. La fronda dell’albero sacro era…
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