incidente

l’amico che porto dentro di me
a volte sembra trasformarsi
nel peggiore dei nemici
ma è un trucco che
da quando sono diventato più alto
mi aspetto anche
se a stento capisco
mi ci vogliono mesi anni
poi arriva il momento
la ferita inferta ricevuta
come un equivoco della volontà

ho un bel daffare allora
di decidere come mostrare
a me stesso quella parte
che nascondevo cosi bene
che neanche sapevo esistesse
se non nelle stanze segrete
che mai ho ammesso
di sapere esistano

ma il sollievo non arriva
non c’è riparazione al torto
che mi sono fatto e
a tutto quello che ha partecipato
inconsapevoli entrambi
ma non perdonabili

non si infrange
una consuetudine diventata
giuramento di sangue
il sangue chiama sangue
ed è colpa del tempo
se subito non si cicatrizza

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