continuamente mente
tornare andare contare
sapore di sale
sapere di sale
vicino colpito
da fumo di camino
piccolo mare
di pietà solare
soltanto stanco
lavare il fango
senza rumore
di voce lanciata per ogni dove
carta di pareti
pannelli assorbenti
ogni cosa consistente
dietro davanti dentro una finestra
oltre le catene
immaginata aperta
lampada accecata
viene da fuori chiarore
composto da ogni colore
viene dalle immense distanze
dal pianeta delle piante bianche
silenzio scrosciante rumore
fuori campanule bianche
densamente abitate
da insetti formicolanti
lavorano e lavorano
producono punture di difesa miele
immagini rivolte di traverso
nell’aria che manca
una luce persistente
presente assente
che va e viene
foglie morte riflettenti
lenzuola bianche lucenti
sulla testa coperta
svolazzante assembramento
di notte fuori di giorno
mela segno di mela
frutto o bisogno
voglio non voglio
comunioni incestuose
di carezze vorticose
impressione di buche
buche di terra sabbia nebbia
calpestio stati di rabbia stati di riposo salma
per terra
terra calma
radente luce
perfetta negletta salma
sfuggente veste
mancante stasi
calzante vento
velo mancante
luce radente
fregio del sonno
momento assente
celato solo
possibile piccolo mare
mandare tutto a puttane
predilige nere acque
amare azzurre terre lontane
scoperchiare la testa a strati
per ritrovare dentro oggetti smarriti
pochi i ponti ancora in piedi
© lyric by Marino Pancheri, 2015. Tutti i diritti riservati.