dalla finestra dei gerani
si vede il lago
presto verrà chiusa
prima che venga buio
e in una volta tutto
sarà sommerso
viene la primavera
con i capelli raccolti
in una treccia
viene l’odore di anice
viene l’audace
che prima si lamenta
poi guarda in alto
poi alla fine tace
nel grande deserto
il più arso della terra
tutto fatto con acqua
che non si può bere
che copre tutto
ma non si vede
ogni cosa si è nascosta
circondata
da un alto muro tondo
muto è il muro
della stessa sostanza dell’acqua
non è successo niente
un vivere alla giornata
una allegria senza speranza
nella strada una voglia
di farla finita
di dimenticare
c’e chi dovrebbe bruciare
e che nessuna polvere
di se potesse restare
viene fuori un’arca
con la coda dell’occhio
non c’e niente da salvare
eppure una volta
anche acqua è stata
quella della fontana
dove ho bagnato
gambe e braccia
quello era il posto
dove una sera
mi sono seduto
non sapevo che
mentre guardavo la tua casa
da lontano
anche tu mi guardavi
© lyric by Marino Pancheri, 2015. Tutti i diritti riservati.