furore amore mio
copre l’odore di sapone
scioglie tutte le idee
archivia i rancori
sfoga quelli ostinati
inganna rende mute
le parole della realtà
sospende quello che c’è già
vita dissoluta puttana
vita venduta al mercato della frutta
evidente smagliatura
di un senso senza misura
no senza l’invito
non si può entrare
stampato su
carta da bucato
sdraiate pose orizzontali
su un grande uovo di metallo artificiale
il paesaggio visto a pezzi
è sempre più verticale
man mano che si scende
fino al fondo
che ancora non si vede
e sembra
che dio non provvede
con la mappa
si riesce a indovinare
dice che siamo dentro alle colline
quasi fronte lago
tra gli alberi si intravvede
scritto un cartello
piccola diga appare di fianco
quasi marrone
sporca di bianco
pesci di alto lignaggio
parcheggi di pregio
accolgono le auto di passaggio
tra le canne il vento
il resto non si vede
il sentiero vista lago
si interrompe
ancora prima di incominciare
questa non è l’ora di arrivare
non siamo mica al mare
la coda è
un fermo immagine
mi riposo guardando la strada
di sicuro l’ha pensata
una mente imprigionata
ammalata di progresso
un regresso di visuale
prima della galleria
con stretto accesso
estate vischiosa
con mezzogiorni freddi
di sera piovosa
un animale che si anima
quando ci hai lasciato
amore che eri calda
dimmi cosa è successo
dimmi qualcosa adesso
© lyric by Marino Pancheri, 2015. Tutti i diritti riservati.
Bella la poesia e la musica; nella poesia alcuni passaggi sono chiari, altri un po’ meno. L’insieme comunque è armonioso. Ciao Grazia
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questa poesia, che ho avuto piacere sentire hai apprezzato fa parte, se cosi si può dire, del gruppo delle meno riuscite;
il gruppo delle più riuscite sono quelle più fluide e meno celebrali, quelle che non si propongono di raccontare in qualche modo un episodio, ma che propongono una sequenza di immagini, che nelle mie intenzioni dovrebbero generare in chi legge passo passo uno stato d’animo.
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