Il movimento della lentezza
inizia quando
tutto è già accaduto
è allora che si scopre
che anche se non si provvede
sono certo che
tutto lo stesso succede
non mi era stato reso noto
che il tempo
sbilancia, sorprende, spiazza
fa sentire sia il progresso che
ancora quello che ci manca
in giro c’è sempre un tempo
solo e distratto
un tempo che separa
sempre dall’accaduto
un tempo che divide
da quello che succede
se vieni troppo vicino dico
lasciami stare
ma non mi lasciare
non farlo, non mi amare
lasciami proprio
dove voglio stare
verrebbe proprio da dire
con me è troppo difficile
io con me da solo
non ci potrei mai stare
e invece vedo
che da un po’ di tempo
mi ci parlo
mi ci frequento
la certezza che non è di questa terra
va diritta per la strada
che è tutta una curva
la certezza che ogni volta
che viene travolge, si perde
la certezza che non svolta
cara carezza
se aspetti agli ascensori
sei senza speranza
che arrivi una pace
senza un senso
che arrivi un segno
mentre sul piano inclinato
scivola via il consenso
© lyric by Marino Pancheri, 2015. Tutti i diritti riservati.