POCHI AMICI * MOLTO AMORE :: Il blog di Carmine Mangone
[ Un lungo estratto dalla mia postfazione a: Maurice Blanchot, La follia del giorno, Edizioni L’Obliquo, Brescia 2005. I dipinti che illustrano il testo sono di Kent Williams. ]
In Le Livre à venir, Maurice Blanchot ad un certo punto scrive: «Ciò che (…) è in gioco si potrà cogliere qua e là; o se non altro, la necessità stessa di mantenere aperta la ricerca in quel luogo dove trovare è mostrare delle tracce e non inventare delle prove» (Il libro a venire, Einaudi, Torino 1969, p. 251).
In realtà, trovando tracce che rinviano sempre e soltanto al movimento stesso della ricerca, siamo noi che ci manteniamo aperti in essa. È la ricerca ad aprirci al mondo. Ed ogni volta, non facciamo altro che trovare (e lasciare agli altri) esattamente ciò che siamo (1).
Ma la ricerca di senso non si racconta.
Io non…
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Grazie, ho ribloggato l’originale in un commento su Poliscritture, e ho segnalato il tuo blog.
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