Il concerto a Colonia faceva parte del suo tour europeo solista iniziato nel 1973. Precedentemente, Jarrett aveva suonato in formazioni di tre o quattro elementi, poi si era aggregato al gruppo di Miles Davis. Per richiesta di quest’ultimo aveva abbandonato il piano acustico per passare al piano e l’organo elettrici, cosa che non gli piaceva. Il tour da solista fu quindi un ritorno alla sua vena artistica più naturale.
La registrazione del concerto è divisa in tre parti, che durano rispettivamente 26, 33 e 7 minuti. Originariamente il disco fu rilasciato come LP, perciò la seconda parte fu divisa in ulteriori due parti, chiamate “IIa” e “IIb”. La terza parte, chiamata “IIc”, è l’encore eseguito alla fine del concerto.
Un importante aspetto di questo album è la capacità di Jarrett di eseguire un gran numero di improvvisazioni su una vamp (equivalente jazzistico dell’ostinato) di uno o due accordi per periodi piuttosto prolungati di tempo. Ad esempio, nella parte I, Jarrett esegue ben 12 minuti di improvvisazione utilizzando praticamente due soli accordi, il la minore settima e il sol maggiore. A volte lo stile è calmo, a volte affine al blues, a volte vicino al gospel. Per gli ultimi sei minuti della parte I inoltre rimane su un tema sull’accordo di la maggiore. Nella parte IIA, gli ultimi otto minuti si sviluppano sul re maggiore, mentre nella parte IIB i primi sei minuti sono un’improvvisazione sull’accordo di fa diesis minore.