Il passato doloroso di una città ferita dalla guerra, filtrato dal tentativo di ricostruzione quotidiana di coloro che vi abitano
Questo documentario racconta una città dal passato violento, Belfast, con un’umanità sensibile e piena di passione. La regista Alessandra Celesia non mostra la capitale dell’Irlanda del Nord tracciandone la mappa, ma soffermandosi sui corpi, che la storia accumula in cicatrici e in un’eccessiva magrezza. Il documentario non indugia sulle ricostruzioni dei drammi collettivi, ma dà spazio agli affetti e alle piccole aspirazioni personali che permettono di resistere nel proprio angolo di mondo. Il libraio senza libreria, il punk che ama la musica classica, il fratello che si esprime a ritmo di rap, la ragazza di un pub che aspira a diventare una pop-star. La regista filma Belfast senza filmarla, raccontandola attraverso i suoi salotti accoglienti, le stanze degli adolescenti, i saloni dei parrucchieri, i locali notturni fuori moda. Partendo dal privato delle persone, dalle cose più semplici della loro vita quotidiana, Alessandra Celesia ricostruisce la geografia di una città che ha vissuto la guerra.
Questo documentario racconta una città dal passato violento, Belfast, con un’umanità sensibile e piena di passione. La regista Alessandra Celesia non mostra la capitale dell’Irlanda del Nord tracciandone la mappa, ma soffermandosi sui corpi, che la storia accumula in cicatrici e in un’eccessiva magrezza. Il documentario non indugia sulle ricostruzioni dei drammi collettivi, ma dà spazio agli affetti e alle piccole aspirazioni personali che permettono di resistere nel proprio angolo di mondo. Il libraio senza libreria, il punk che ama la musica classica, il fratello che si esprime a ritmo di rap, la ragazza di un pub che aspira a diventare una pop-star. La regista filma Belfast senza filmarla, raccontandola attraverso i suoi salotti accoglienti, le stanze degli adolescenti, i saloni dei parrucchieri, i locali notturni fuori moda. Partendo dal privato delle persone, dalle cose più semplici della loro vita quotidiana, Alessandra Celesia ricostruisce la geografia di una città che ha vissuto la guerra.