in un paese indefinito sull’orlo del precipizio (voto 9) Le armonie di Werckmeister di Béla Tarr (2000)

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Le armonie di Werckmeister (Werckmeister Hármoniák) è un film del 2000 diretto da Béla Tarr, tratto dal romanzo Melancolia della resistenza dello scrittore ungherese László Krasznahorkai, che di questo film ha curato la sceneggiatura e il soggetto.

In un piccolo villaggio della pianura ungherese, alla vigilia di un’eclisse di sole, fa la sua comparsa un circo costituito esclusivamente da due attrazioni: un principe e una balena. Janos, un giovane postino, è l’occhio attraverso cui si vede svolgersi l’intera vicenda. Il paesino, segnato da lotte intestine e presagi di guerra, si fa presto coinvolgere dalla dialettica del principe (che non si vede mai pur intuendone una fisionomia deforme) e si appresta a un massacro di innocenti.

Opera densa di metafore ed allusioni, rimane comunque un lucido discorso politico volto alla condanna di ogni forma di totalitarismo.

Il titolo del film fa riferimento al compositore e organista tedesco Andreas Werckmeister, noto soprattutto come teorico musicale. Egli coniò il termine “buon temperamento” (in tedesco Wohltemperierte Stimmung), per designare qualsiasi sistema di accordatura che permetta di suonare in tutte le tonalità.

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