l’intellettuale e la dignità della popolazione

Enrico De Luca detto Erri (Napoli, 20 maggio 1950) è uno scrittore, traduttore e poeta italiano.

« Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. »
(Erri De Luca, Opera sull’acqua e altre poesie, Einaudi, Torino 2002)

Definito “lo scrittore del decennio” da Giorgio De Rienzo, critico letterario del “Corriere della Sera”.

Dopo gli studi al Liceo Umberto, nel 1968, a diciotto anni, raggiunge Roma, dove prende parte al Gaos (Gruppo di Agitazione Operai e Studenti), gruppo che fonderà Lotta Continua a Roma. Erri diventerà in seguito il responsabile del servizio d’ordine di Lotta Continua.

In seguito svolge numerosi mestieri in Italia ed all’estero, come operaio qualificato, camionista, magazziniere, muratore.Durante la guerra in ex-Jugoslavia è autista di convogli umanitari destinati alle popolazioni. Studia da autodidatta diverse lingue, tra cui lo yiddish e l’ebraico antico dal quale traduce alcuni testi della Bibbia. Lo scopo di queste traduzioni, che De Luca chiama “traduzioni di servizio”, non è quello di fornire il testo biblico in lingua facile o elegante, ma di riprodurlo nella lingua più simile e più obbediente all’originale ebraico.

Pubblica il primo romanzo nel 1989, a quasi quarant’anni: Non ora, non qui, una rievocazione della sua infanzia a Napoli.

Regolarmente tradotto in francese, spagnolo, inglese, tra il 1994 e il 2002 riceve il premio France Culture per Aceto, arcobaleno, il Premio Laure Bataillon per Tre Cavalli e il Femina Etranger per Montedidio. È del 1999 il libro Tu, mio.

Collabora a diversi giornali (La Repubblica, Il Corriere della Sera, il manifesto, Avvenire) e oltre ad articoli d’opinione, scrive occasionalmente anche di montagna. Come dichiara in alcune interviste televisive Erri De Luca è un grande amante della montagna.

Conosciuto nel mondo dell’alpinismo e dell’arrampicata sportiva. Nel 2002 è il primo ultracinquantenne a superare un 8b, alla Grotta dell’Arenauta di Gaeta (8b+). Nel 2005 ha partecipato a una spedizione himalayana con l’amica Nives Meroi narrata nel libro “Sulla traccia di Nives”.
Nel 2002 è stato insignito della cittadinanza onoraria dal comune di Ischia.
Nel 2003 ha fatto parte della giuria della 56ª edizione del Festival di Cannes. La giuria, presieduta dal regista francese Patrice Chéreau, ha assegnato la Palma d’oro per il miglior film a Elephant di Gus Van Sant.
Sempre nel 2003 ha recitato nel film L’isola di Costanza Quatriglio. Prodotto dalla Dream Film e da Rai Cinema, fu presentato proprio al 56º Festival di Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2003.
Il 29 novembre 2009 è stato intervistato da Fabio Fazio durante la trasmissione Che tempo che fa. Descrivendo uno dei personaggi del suo libro Il peso della farfalla, il cacciatore, ha dichiarato di avergli “prestato” un suo infarto.
Nel corso di Fili, spettacolo teatrale messo in scena nel 2009, ha raccontato di scrivere sempre appoggiato sulle ginocchia, prima che faccia giorno e su quaderni a righe. Quelli a quadretti gli ricordano le vite recluse.
Ha scritto ballata per una prigioniera dedicata all’amica Barbara Balzerani.
Oggi vive nella campagna romana.
L’8 ottobre del 2011 ritorna ospite nella trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, dove ha presentato il suo ultimo libro I pesci non chiudono gli occhi edito da Feltrinelli. Durante la trasmissione, ha parlato al pubblico della sua infanzia e della sua scoperta dei libri e della lettura come “materiale isolante” dal caos esterno e, allo stesso tempo, come uno strumento che consente di spaziare in storie e informazioni capaci di aprire mille grandi finestre sul mondo.

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2 risposte a l’intellettuale e la dignità della popolazione

  1. ludmillarte ha detto:

    ciao 🙂 stimo molto lo scrittore Erri De Luca, mi commuove spesso il suo modo di esprimersi semplice e vero. pensa che tempo fa, in un commento, dissi che se fosse nella vita come scrive (e non credo se ne discosti molto) potrei essere perdutamente innamorata di lui, malgrado la notevole differenza d’età. sono pensieri che si esprimono un po’ così, ma è anche vero che danno l’idea di quanto una persona possa piacere ed essere stimata a prescindere dall’età

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  2. glencoe ha detto:

    come età io ed erri de luca siamo là più o meno,a parte questo qualche altra cosa in comune la abbiamo per esempio un qual certo interesse per le scritture, ma io su questo gli preferisco altri scrittori anzi più precesamente un altro e solo scrittore.
    Pur avendo nella libreria qualche suo libro non ho mai letto una sua riga.
    Semplicemente l’ho incrociato in rete e allora una cosa chiama l’altra;
    mi sono sentito come se a me fosse stato personalmente richiesto di esprimere il mio pensiero cosi’ come una specie di espressione esistenziale sul presente e sullo specifico;
    e allora semplicemente il mio pensiero si è espresso.

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