Tabù

Inaugura oggi al Leopold Museum di Vienna la mostra dal titolo Nackte Männer (Uomini nudi), dedicata al tema della nudità maschile nell’arte figurativa, dal 1800 fino ai nostri giorni: un tema finora ampiamente trascurato, secondo i curatori, a differenza del nudo femminile. Quadri, fotografie e sculture raccontano il cambiamento mento della visione del corpo maschile attraverso i secoli, al variare del gusto, del costume, dei modelli di mascolinità e bellezza.

 

La mostra è stata anticipata dalle polemiche sul suo manifesto pubblicitario, realizzato con l’opera di Pierre & Gilles dal titolo Vive la France (2009), che ritrae tre calciatori d’origine europea, araba e africana, vestiti solo di calzettoni e scarpe da calcio, a rappresentare la multiculturalità della Francia. Affisso lungo le strade della capitale austriaca, il manifesto ha suscitato forti proteste, che hanno spinto i responsponsabili del museo a far coprire i peni dei calciatori con una striscia rossa.

 

Sono circa 300 le opere esposte, fino al 18 gennaio prossimo, di autori come Albrecht Dürer, Peter Paul Rubens, Paul Cézanne, Auguste Rodin, Gustav Klimt, Edvard Munch, Giovanni Giacometti, Egon Schiele, Andy Warhol, Robert Mapplethorpe e Keith Haring.

 

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